La strada che come Forza Italia abbiamo indicato e portato avanti da molto tempo sulla questione acciaieria è sempre stata univoca: trovare un interlocutore serio ed affidabile, possibilmente italiano, che si sostituisse al gruppo indiano, che ha dimostrato negli anni di non avere un reale interesse per il sito piombinese.
Abbiamo più volte denunciato – anche con il puntuale intervento del responsabile dipartimento politiche economiche Riccardo Petraroja – la grave situazione patrimoniale e finanziaria di Jsw.
Ribadiamo che l’intervento pubblico, necessario per sanare la situazione, non può prescindere dal cambio di interlocutore. Sapere oggi che il Mise ha iniziato un’interlocuzione con un grande gruppo italiano ci lascia molto soddisfatti. Del resto il gruppo Arvedi è una delle più significative realtà siderurgiche europee, testimoniata dallo stabilimento di Cremona e dalla recente acquisizione di Terni.
Con l’eventuale ingresso di Arvedi, supportato ovviamente dallo Stato, a Piombino si risolverebbero due grandi crisi complesse: quella di JSW e, con la ripresa della produzione di acciaio, quella della Magona. Per Arvedi l’acquisizione di Piombino costituirebbe sicuramente un importante asset per tutto il gruppo, considerando la posizione strategica del sito toscano con il porto e quindi la logistica che ne consegue.
Continuiamo a seguire con attenzione e con proattività questa vicenda che potrebbe finalmente segnare la svolta per tutta la città piombinese e il suo indotto.
Chiara Tenerini
Coordinatore provinciale Livorno e Responsabile dipartimenti Toscana – Forza Italia
Emanuele RicciardiResponsabile Politiche Economiche Toscana e Commissario Provincia Massa- Carrara – Forza Italia