Il Sindaco Alberta Ticciati è stata fischiata e contestata quando ha preso la parola alla manifestazione in Piazza Bovio a Piombino per dire “NO al Rigassificatore!”; la “piazza”, non ha perdonato al Sindaco, ultimo baluardo del PD in Val di Cornia, la sua posizione, dapprima “pro” e poi, dopo la massiccia contestazione, il dietrofront ad un “NI” non troppo convinto e netto, che anzi mette sotto accusa il “NO” perché, a suo dire, dovrebbe cercare alternative alla decisione del Governo, come se spettasse al Sindaco di Piombino cercare un altro sito migliore.
Non abituata alle critiche ed ai fischi, la Ticciati, con voce rotta, ha ribadito di non essere lì a rappresentare il PD, ma di rappresentare i “suoi cittadini”, che in realtà erano nel 2019 una minoranza del 44%, ed ha scaltramente scaricato la colpa al Ministro Giorgetti, della Lega, e non per esempio al Commissario Giani del suo partito.
Per solo esercizio dialettico ci chiediamo: Cosa sarebbe successo se invece di un agguerrito e deciso Ferrari a Piombino si fosse eletto l’ennesimo Sindaco del PD, una “Ticciati” ad esempio? Siamo convinti che sarebbe partito l’ennesimo ricatto sociale: “Il Rigassificatore serve per tenere aperta la Lucchini” e avrebbe fatto passare tutto come “necessario” e anzi “vantaggioso”.